Il reato di calunnia è previsto dall'art. 368 del codice penale e punisce chiunque tramite denuncia, querela o istanza, incolpi qualcuno nella consapevolezza della sua innocenza o simuli nei suoi confronti le tracce di un reato
In entrambi i casi – si badi bene – per l’operatività del reato è necessario che il calunniatore sia a conoscenza della innocenza della persona accusata, altrimenti, se l’accusa è fatta anche for every errore/colpa il reato non sussiste, posto che il delitto ex articolo 368 del Codice Penale è punito solo a titolo di dolo (= ci deve essere la volontà di accusare falsamente taluno).
Il diritto di critica si differenzia da quello di cronaca in quanto, a differenza di quest’ultimo, non si concretizza nella narrazione di fatti, bensì nell’espressione di un giudizio o di un’opinione che, come tale, non può pretendersi totalmente obiettiva, posto che la critica non può che essere fondata su un’interpretazione necessariamente soggettiva dei fatti [13].
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, con la consapevolezza che sono offensive dell’altrui reputazione. Si tratta dunque di un’ipotesi di cosiddetto “dolo generico”: non è richiesta una ulteriore e diversa intenzione nel diffamatore affinché sia realizzato il delitto.
Si richiede, reato di minaccia inoltre, che il calunniato non sia consenziente alla falsa denuncia, nel qual caso si configurerebbe ancora il concorso nel diverso reato di autocalunnia.
A porre un argine a questa diatriba che scuoteva la dottrina giuridica da tempo è intervenuta la Corte di Cassazione che, con una serie di pronunce, ha stabilito le regole da seguire affinché il giornalista (o, comunque, colui che si occupa di cronaca) deve rispettare for every andare esente da responsabilità penale.
Una volta raccolte le prove, è necessario valutare attentamente l’entità dell’offesa e decidere il modo migliore per affrontarla. In alcuni casi, potrebbe essere sufficiente confrontarsi direttamente con l’autore delle dichiarazioni diffamatorie for each risolvere la questione in modo informale e senza ricorrere alle vie legali.
L'articolo recita:: «Chiunque, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all'Autorità giudiziaria o a un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne o alla Corte penale internazionale, incolpa di un reato qualcuno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato, è punito con la reclusione da owing a sei anni.
Il reato di calunnia è disciplinato dall’articolo 368 del Codice Penale, il quale così recita: “[I] Chiunque, con denuncia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all’Autorità giudiziaria o ad un’altra Autorità che a quella abbia l’obbligo di riferirne o alla Corte penale internazionale, incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato, è punito con la reclusione da due a sei anni.
I criteri interessano soprattutto alcune categorie come i giornalisti, ma anche qualunque altro cittadino. Chi, comunicando con più persone, afferma fatti che potrebbero offendere la reputazione altrui, è giustificato:
La pena edittale prevista dal codice penale for every il reato di calunnia è quella della reclusione compresa tra un minimo di due anni e un massimo di sei anni.
Nella diffamazione a mezzo stampa, ci sono altre previsioni degne di nota. Se all’atto diffamatorio a mezzo stampa si aggiunge la circostanza che esso consiste nell’attribuzione alla persona offesa di un fatto determinato, la pena prevista è particolarmente severa.
Secondo Cassazione penale, il delitto di calunnia ha natura plurioffensiva perché lede l’interesse dello Stato alla corretta amministrazione della giustizia e offende l’onore dell’accusato che è legittimato a opporsi alla richiesta di archiviazione del relativo procedimento.